Testi

A PIENI POLMONI

Errante trasudo
Rancore e rifiuto
Di seguire il gregge,
Di perdermi ancora;
L’amaro sorriso
Dipinge i pensieri
Più neri, più veri.
Quel tempo vissuto
Tra divieti e inganni..
Passavano gli anni
Di mite afflizione;
Insensati, affetti
Da vuote parole,
Contegno, terrore.

Continuo a vagare,
Lontani voi tutti,
Rinvengono i sogni.
Ritrovo, contemplo
La soddisfazione
Di remare contro –
E vivere
Istanti di forza.
Rimedio un respiro
A pieni polmoni;
Di nuovo mi ascolto,
C’è un sano rimedio
Che affiora.

Immagino scelte
Per giorni felici,
Rivolte.
Nuove speranze
Sovvengono e sento
Lo slancio all’azione.

A pieni polmoni
Respiro la vita.

 

 

 

DEIEZIONE

Gettato
Senza reti né paracaduti
In un mondo
Non l’hai scelto e non ti appartiene
Non voluto
Ma da scoprire, da cambiare
Da creare.

Deiezione, Deiezione..

Niente scuse
Senza causa né ragione
Contingenza
Il progetto, la passione
Impegnarsi
La realtà è nell’azione
Da creare.

Deiezione, Deiezione, Deiezione..

Gettato
Senza reti né paracaduti
In un mondo
Ne fai parte ma sei indifferente
Cosa sei
È da scoprire, da inventare
Da creare.

Da creare, da creare!

 

 

 

 

FASCISMO ANTIFASCISTA

Il fascismo incarna l’oppressione
Pochi sopra i senza volto
Segui il capo e poi la fine
Il partito insegna devozione
Riga dritto, sai, ti guardo
Vai per la rivoluzione
Capire, insomma, non fa male
Percepire ordinamenti
Oltre la definizione
Scorgere dosi
Di fascismo antifascista
Quante teste ad obbedire
Anche Tu incluso nella lista

Fascismo Antifascista
Il potere senza nome
Sento già persecuzione
Infranta l’illusione
Crudo impatto col reale
Solo un cambio di padrone

Fascismo Antifascista
Un futuro Nichilista.

 

 

SENZA ANDARE OLTRE

Una spinta vitale
Che appare confusa
Non voglio lasciarla svanire
Non voglio lasciare avvenire
Un ritorno all’insulso
Morir quotidiano
Poi un colpo. Cos’è che è rimasto?
Brandelli, poi nulla più vale
E poi scontri per pochi frammenti
E ricordi di vecchie ferite
E magari poi altri tormenti
E poi..

Non dormo, tremori
Permane il pensiero
Di una lotta mai conclusa
Recupero il sogno
Di un’ampia veduta
Cos’è stato? Vado in cerca
Senza concedermi fiato
Senza comprendermi e spesso
Sento costante il richiamo
Senza andare oltre.

Finora ho scavato
Ho preso coscienza
Ripongo nell’odio
Ciò che mi circonda
E magari sfinito
Mi stendo nel nulla
Senza visioni e intenzioni
Senza rivalsa e penso
Che quello proposto
È uno schema letale
Imposto dai forti
Nel segno del male
Riesco ad alzarmi
Elencare parole
Senza risvolti ed azioni
Senza andare oltre.

 

 

 

 

 

STENTI

Sopravvivo ad un altro tormento
Di un giorno nuovo
Una tregua che possa sanarmi
Mai una volta
E mi stupisco di avanzare ancora
Senza forze
E chissà quanto pesa star più giù

Sopravvivo crepando in silenzio
Appena un respiro
Chissà dove mi portano adesso
Ma a nulla conta più pensare
A dove dirigo
Ogni mio passo incerto
Senza senso
A cosa mi aspetta
Se ciò che aspetto è il vuoto
E intanto colgo in ogni istante
Ancora un altro affanno
La gente in giro dice “normalità”

Sopravvivo ansimando
Respiro, nulla è più nuovo..
Ma dove sono??
La speranza mi accorre strisciando..
Qualche passo, qualche appiglio
In ogni impronta qualche segno e poi…

 

 

 

SFOGARE IL DISSENSO

Pensare a parole
Di sdegno e lamento
E poi scrivere,
Riempire pagine intere.
Diversi gli intenti
I modi di fare e di vivere
Bruciar le bandiere!

Senza alcuna voglia o propensione
Si affonda, si perde, resta il dolore
Sarà poi una miccia a farci scattare
Sfogare il dissenso
Esternando i motivi del sé

Urtare un cumulo d’odio
Smembrare ogni via di restrizione.
Senza alcuna voglia o propensione
Si affonda, si perde, resta il dolore
Sarà poi una miccia a farci scattare
Sfogare il dissenso
Esternando i motivi del sé

 

 

 

COME IL CANTO DEI SIOUX

Confini
Spazi di vita più logori
E l’ansia precede gli istanti.
Congegni
Sanciti dall’alto e poi spranghe
E campi bagnati di sangue

E tutto suona a morto
Come il canto dei Sioux
E tutto suona..

Sospiri
Reprimono fremiti e urla:
Il soffio che sembra esistenza.
Menzogne
Che tingono il cielo d’azzurro,
Fin troppo evidente l’inganno

E tutto suona a morto
Come il canto dei Sioux
E tutto suona..
Rimbomba non lontano da te..

 

 

 

 

 

CIBO NON BOMBE

Di fame si muore
Di bombe si esplode
Continua il massacro,
Continua da ore
Tu sganci un ordigno
Io ho sempre più fame

Cibo non bombe
Sante parole
Cibo non bombe
Nutrir la speranza e poi lottare
Cibo non bombe..

Continuo a morire
Ma dentro, c’è chi muore fuori
E mentre aspetto e spero
Mi annienta la fame
Ho solo un’unica intenzione
Voglio aprirti il cranio, mangiare

Rit.

 

 

 

 

EMANCIPAZIONE

Intossicato dai pensieri
Cerco una fuga, mica problemi
Guardo avanti e tu
Hai già rimosso il nostro sogno ideale,
Io ce l’ho fisso: emancipazione!

Sguardo consumato
Disperazione
Ascolta il tuo dolore
Non soffrire più
Attimi percossi
Sangue e morti
Azione necessaria
Libertaria sia!

L’obbligo imposto che appare
Come un dovere
Guardarsi intorno, restare..
Stare in catene.
Mi accorgo
Che per quel sorriso ho bisogno
Di altro
Di una condizione migliore
Di vita.
Apri i tuoi occhi e la farsa è finita

(Instrumental)

Steso ancora a terra
A vomitare
È ora di reagire
Tirati un po’ su.
Antiautoritario
È il mio domani
Lontani gli oppressori
E niente schiavitù.

Intossicato dai pensieri
Cerco una fuga, mica problemi
Guardo avanti e poi
Irrompo, lo sento, tendo al fine
Emancipazione, comincio a gioire..